Le scelte che compiamo in Valle d’Aosta non possono essere isolate: guerre, crisi umanitarie e cambiamento climatico hanno effetti concreti anche qui, sulle nostre comunità e sul nostro ambiente. Per questo è necessario guardare al mondo con responsabilità, agendo localmente per costruire soluzioni globali. La Valle d’Aosta deve promuovere una cultura della pace, della solidarietà e dei diritti umani, rafforzando il suo ruolo nelle relazioni di cooperazione e interscambio, schierandosi con decisione contro ogni forma di violenza, discriminazione e negazionismo climatico.
Il riscaldamento globale, con il ritiro dei ghiacciai e il rischio idrogeologico crescente, è una minaccia immediata. Allo stesso tempo, le disuguaglianze sociali, il disagio economico e le difficoltà del lavoro e della sanità sono già oggi realtà che segnano la vita quotidiana di troppe persone. Di fronte a queste sfide serve una politica capace di coniugare diritti, sostenibilità e responsabilità, con decisioni concrete e coerenti.
La Valle ha bisogno di un’alleanza: per l’emergenza climatica, per la giustizia sociale, per il futuro di chi verrà. È questo l’impegno di Alleanza Verdi e Sinistra, che vuole trasformare la nostra Autonomia in un motore di sostenibilità, innovazione e equità.
Ciò significa difendere l’ambiente alpino come bene comune, puntare sulle energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, l’agricoltura sana e il turismo responsabile. Ma significa anche rafforzare la sanità pubblica, garantire diritti e pari opportunità, combattere mafie e fascismi, sostenere i giovani e offrire a chiunque la possibilità di una vita e un lavoro dignitosi in Valle d’Aosta.
Il nostro programma, di cui qui trovate una sintesi, è frutto di un percorso collettivo, costruito con la partecipazione di cittadine e cittadini che credono nella politica come servizio al bene comune. È una proposta di cambiamento, per restituire speranza e costruire insieme una Valle d’Aosta più giusta, verde e solidale: una comunità che non lascia indietro nessuno e che guarda con fiducia al futuro di chi verrà.
Economia e lavoro
Economia circolare: promuovere in Valle d’Aosta un Distretto di Economia circolare, attraverso riciclo, riuso, agricoltura rigenerativa e filiere corte per creare lavoro e attrarre investimenti. Turismo sostenibile: superare il modello sci-centrico; investire in attività outdoor a basso impatto (escursionismo, cicloturismo, sport fluviali); puntare convintamente su turismo storico-culturale, naturalistico ed enogastronomico. Industria e edilizia: difesa dell’occupazione (Cogne e PMI); innovazione e decarbonizzazione; edilizia sostenibile (recupero e efficientamento edifici); più sicurezza sul lavoro. Lavoro e diritti: inclusione per giovani, donne, over 50, persone con disabilità; salario minimo regionale (10 €/h negli appalti pubblici); contrasto al lavoro povero e precario. Innovazione digitale: centro unico per PMI e PA; formazione diffusa; tecnologie etiche al servizio della comunità. Sicurezza e territorio: valorizzazione Vigili del Fuoco e Forestali con equiparazione contrattuale; più risorse per prevenzione e protezione civile. Casinò e Billia: valutazione di gestione privata a controllo pubblico; sinergia con l’ospitalità di qualità per garantire occupazione e attrattività turistica.
Clima, energia e trasporti
Autonomia energetica: abbandono combustibili fossili, riduzione consumi, efficientamento di edilizia, trasporti e industria; potenziamento di fotovoltaico e Comunità di Energia Rinnovabile; ruolo centrale di CVA – 100% pubblica – nella politica energetica regionale; approvazione definitiva della norma sulle concessioni idroelettriche. Mobilità sostenibile: potenziamento trasporto pubblico diffuso, frequente, elettrico ed economicamente accessibile (abbonamento a 20 € per bus e treni); potenziamento ferrovia con raddoppi selettivi della linea Chivasso-Aosta, riapertura e elettrificazione della Aosta – Pré-Saint-Didier; completamento ciclovia di fondovalle; incentivi e infrastrutture per auto elettriche.
Territorio
Ambiente naturale: valorizzare e ampliare aree protette (es. Parco del Mont Avic); NO ai nuovi collegamenti intervallivi Cime Bianche, Col Ranzola, Nivolet; SÌ al Parco naturale-storico-geologico del Monte Rosa. Fauna selvatica: bloccare l’ipotesi di caccia allo stambecco; gestire il lupo con implementazione delle misure di protezione preventiva e dei risarcimenti. Acque: vigilare su attuazione del Piano di Tutela delle Acque; difendere corsi d’acqua e biodiversità; promuovere sicurezza idrogeologica; monitorare il Servizio idrico integrato per garantire manutenzione, potenziamento di acquedotti e tariffe eque; NO a nuovi impianti idroelettrici (es. Morgex, Cortlys,) su corsi d’acqua già troppo sfruttati; SÌ a turismo e sport in acque vive. Beni comuni: difendere e valorizzare pascoli, sistemi irrigui, foreste, forni e mulini, …; recuperare l’esperienza valdostana di gestione collettiva del patrimonio pubblico. Rifiuti: recupero, riuso e raccolta differenziata all’80%; tariffa puntuale, porta a porta e meccanismi di premialità per comunità virtuose; la discarica di Pompiod – non bonificata e a rischio ambientale – non può diventare sito strategico di deposito inerti. Casa: rafforzare politiche pubbliche per diritto all’abitazione; garantire manutenzione alloggi ARER; accrescere offerta alloggi a prezzi accessibili per giovani, studenti universitari, famiglie, lavoratori a basso reddito, stagionali e personale sanitario; fermare il consumo di suolo; rivedere la “Legge casa” per contrastare progetti edilizi fuori scala ed ad alto impatto ambientale (es. The Stone).
Formazione, educazione, università
Scuola: fronteggiare il calo demografico e la diminuzione di alunne/i con una robusta “manutenzione” del sistema scolastico che valorizzi la specializzazione di docenti e educatori, a favore di una didattica personalizzata e inclusiva, utile al contrasto alla dispersione scolastica; investire sugli organici, in particolare della scuola dell’infanzia; organizzare in modo condiviso il sistema integrato 0-6; sostenere il polo della Bassa Valle migliorandone l’organizzazione; ripensare il sistema di istruzione professionale regionale; introdurre più sostegni economici per studenti con basso reddito. Formazione continua e Università: rafforzare il Centro Regionale per l’Istruzione degli Adulti; sostenere l’Università della Terza Età; ampliare l’offerta dell’UniVDA con corsi legati al territorio alpino, progetti di cooperazione e sviluppo sostenibile, maggiori opportunità di mobilità internazionale; facilitare il percorso abilitante all’insegnamento, anche con crediti formativi acquisibili in VdA e sostegni economici agli abilitanti, su base reddituale. Educazione civica, lotta alla mafia, antifascismo: promuovere attività di sensibilizzazione ambientale e sociale, di contrasto a disuguaglianze, discriminazioni sessuali e legate all’identità di genere; potenziare l’Osservatorio regionale antimafia dando più spazio alle realtà associative; rafforzare l’Istituto storico della Resistenza per sostenere formazione e informazione antifascista.
Sanità e politiche sociali
Ospedale: la scelta miope e sbagliata dell’ampliamento del Parini presenta criticità notevoli che devono indurre ad una rivalutazione. Servizio Sanitario Regionale: contrastare sottofinanziamenti e privatizzazione; superare gradualmente ticket e assicurazioni private; attrarre personale con incentivi economici e abitativi, borse di studio e contratti stabili; ridurre le liste d’attesa potenziando ambulatori, fasce orarie, personale e strutture territoriali; promuovere collegamento dell’ospedale con centri sovraregionali; valorizzare medici di famiglia e infermieri di comunità, potenziare ambulatori e assistenza domiciliare, integrare farmacie e telemedicina. Politiche sociali: rafforzare presidi territoriali (consultori, centri di ascolto, salute mentale, supporto Alzheimer); incrementare OSS e infermieri per anziani; attivare sportelli psicologici di emergenza; implementare progetti prevenzione suicidi e screening sanitari per fasce a rischio. Inclusione e autodeterminazione: superare l’assistenzialismo, porre al centro la persona con disabilità, costruire progetti di vita personalizzati; rafforzare autonomia, inclusione scolastica, accesso al lavoro e integrazione socio-sanitaria; applicare normativa su accessibilità e monitorare la riforma della disabilità. Benessere e tutela degli animali: garantire condizioni dignitose nel canile e gattile regionale; favorire adozioni responsabili; valorizzare il volontariato; promuovere educazione alla tutela degli animali e prevenzione abbandoni.
Diritti e pari opportunità
Contrasto alla povertà: ridurre la povertà migliorando l’accesso ad ammortizzatori sociali (es. contributi per affitti, spese energetiche); introdurre un reddito regionale di autonomia o di inclusione; sviluppare programmi di lavoro socialmente utile e inserimento lavorativo, in collaborazione con cooperative sociali. Diritti civili e umani: promuovere una cultura che rifiuti le discriminazioni sessiste, omofobe e razziali; prevedere alloggi protetti per persone LGBTQI+ allontanate dalle famiglie; potenziare il Centro di orientamento per cittadini stranieri e progetti di accoglienza per minori e titolari di protezione internazionale; migliorare assistenza medica e psicologica, istruzione e attività culturali per i detenuti della Casa circondariale di Brissogne, supporto al personale carcerario. Donne: potenziare Centri Antiviolenza e alloggi protetti; rafforzare la rete di aiuto e formazione per operatori; diffondere educazione alla non violenza e affettività dalla scuola primaria all’università; uniformare servizi per la prima infanzia e conciliazione lavoro-famiglia; promuovere lavoro femminile, formazione e certificazione di parità nelle imprese e comparto pubblico. Giovani: sviluppare coscienza civica e legalità con scuole e associazioni; promuovere partecipazione democratica e protagonismo giovanile; migliorare trasporti pubblici per studenti pendolari; incrementare formazione e qualificazione; garantire accesso a spazi pubblici; promuovere partecipazione a programmi europei di cittadinanza attiva e volontariato.
Autonomia e democrazia
Autonomia: valorizzare lo Statuto speciale della Valle d’Aosta esercitando l’autogoverno con trasparenza e responsabilità; incoraggiare la partecipazione popolare alle decisioni politiche; riformare la legge elettorale regionale per garantire trasparenza sulle alleanze, parità di genere nelle liste, voto con doppia preferenza di genere; rafforzare strumenti di democrazia diretta e sovranità popolare. Democrazia: incentivare il protagonismo dei cittadini nelle scelte strategiche; valorizzare strumenti come petizioni popolari, proposte di legge di iniziativa popolare e referendum propositivi, abrogativi e consultivi; garantire spazi e servizi per attività politiche; promuovere sobrietà negli emolumenti di amministratori pubblici e enti regionali; sostenere l’impegno politico come valore sociale.
CANDIDATI REGIONALI